Tecnologia dell’informazione e della comunicazione

Tecnologia dell’informazione e della comunicazione

 a cura di Marco Pellegrini, Primo Ricercatore presso l’Istituto di Informatica e Telematica del  Consiglio Nazionale delle Ricerche, Pisa.

 

Il settore ICT rappresenta per un laureato in Matematica uno degli ambiti più naturali in cui perseguire una carriera professionale. Ciò è dovuto certamente a motivi di affinità scientifica: l'informatica può essere vista come una forma di matematica applicata.

Tuttavia è importante anche l'atteggiamento mentale di apertura e capacità analitica maturato tramite un’educazione nelle discipline matematiche che trova un terreno fertile di espressione in un'area dinamica e in continua trasformazione come l'ICT.

In questo articolo daremo brevemente una descrizione di alto livello del mercato digitale italiano, e delle opportunità occupazionali previste nei prossimi anni, incluse quelle di tipo autonomo. Daremo poi indicazioni generali sui percorsi  formativi pre- e post- laurea che facilitino l'approccio alle tematiche ICT. Ogni tematica è inoltre corredata di puntatori per ulteriori approfondimenti. 

 

Descrizione del mercato digitale Italiano

 

Il Mercato Digitale Italiano si compone a grandi linee di quattro macro aree di prodotti e servizi: Dispositivi e Sistemi;  Software e Soluzioni customizzate;  Servizi ICT;  Contenuti Digitali e Pubblicità on-line. Nel 2016, il mercato digitale italiano ha superato in valore 66 miliardi di euro riportandosi su valori ante-crisi, grazie a una forte crescita rispetto all’anno precedente. Nel 2017 vi sono stati  ulteriori incrementi a crescere, una tendenza che si prevede anche negli anni successivi, fino a sfiorare il 3% nel 2019. Per il perimetro ICT più tradizionale l’incremento è dovuto alla ripresa del mercato per HW, piattaforme applicative e servizi professionali, in primis System Integration e Consulenza.  Nell’area più avanzata e di confine, il fermento di iniziative e progetti sulla trasformazione digitale si concretizza nelle crescite oltre il 10% degli investimenti sui principali paradigmi digitali innovativi: Internet of Things (Internet delle cose), Cybersecurity (sicurezza), Cloud, Big Data, piattaforme per la gestione Web e Mobile Business1.

 

Opportunità occupazionali

 

Il settore ICT conta in Italia al 2016 più di 102 mila imprese e più di 560 mila addetti, il numero di aziende è tornato a crescere rispetto agli anni precedenti e geograficamente si nota una prevalenza nelle regioni del Nord Ovest e del Centro Italia. 

Nel settore  operano in sinergia (o competizione) realtà con specializzazioni, dimensioni e vocazioni molto diverse, con una netta prevalenza numerica nel settore  nei servizi. Tutte le realtà aziendali sono però accomunate dalla necessità di reagire al cambiamento e di  rinnovare la propria offerta di prodotti e servizi in tempi molto più brevi che in altri settori. 

L’avvento della Trasformazione Digitale in vari campi  dell’attività (sia economica, ma anche nella società in senso lato) si riflette nel settore ICT sollecitandolo a fornire soluzioni innovative ad una domanda molto variegata e sempre più sofisticata, che segue la diffusione della cultura informatica e digitale a strati sempre più ampi della popolazione.

Taluni segmenti del mercato stanno sperimentando processi di concentrazione o di profonda trasformazione dei modelli di business, mentre in altri segmenti si nota la nascita di nuovi spazi per migliaia di start up innovative che si appoggiano a infrastrutture come “accelleratori” e “incubatori” di aziende. I portafogli dei prodotti e servizi in offerta vengono via via più rivoluzionati dall’introduzione di nuove tecnologie di tipo Digital Enabler” come il Cloud, l’Internet of Things , le applicazioni e i servizi su Piattaforme Mobili,  e le tecnologie abilitanti dell’iniziativa Industria 4.0. 

Questo fermento di attività produrrà probabilmente nel medio periodo una richiesta per  nuovi profili professionali e una crescita dei livelli occupazionali nel settore1.

 

Formazione specifica

 

Il mercato del lavoro nel settore ICT è molto dinamico, per cui l'acquisizione di competenze troppo specifiche in una fase iniziale della formazione può risultare una scelta non vincente se il campo di applicazione  diventa nel frattempo obsoleto o si orienta verso scelte di tipo “rivoluzionario” non previste (o non prevedibili).

Uno studente di un corso di Laurea in Matematica può utilmente integrare i corsi tradizionalmente offerti nelle università italiane approfondendo il versante computazionale di varie branche della matematica.

Per esempio accanto alla materia “algebra lineare” lo studente può seguire anche corsi di “algebra lineare numerica” la disciplina che  studia l'uso di procedure e algoritmi per risolvere, con l'ausilio di computers, i molti problemi (provenienti da applicazioni in Informatica, Fisica, Ingegneria, Economia) che possono essere espressi nel linguaggio dell'algebra lineare.

Inoltre data la natura discreta (binaria) del calcolatore, sono utili conoscenze in Teoria dei Grafi, Teoria dei Numeri, Logica, Linguaggi Formali e Grammatiche, e Matematica Discreta in generale.

Conoscenze in Teoria della Probabilità e Statistica sono sempre più centrali per poter descrivere modelli di fenomeni caratterizzati da elementi aleatori (per esempio, Mercati Finanziari) o da conoscenze parziali.

La Teoria dei Giochi è invece centrale nello studio di situazioni con agenti indipendenti (cooperanti o in competizione), come per esempio nei modelli di popolazioni animali o di fenomeni economici 2 3.

 

Problematiche di genere

 

La scelta di orientarsi verso carriere in ambito ICT per un matematico si incrocia con barriere dovute alla percezione di genere e di ruolo sociale.

Nell’Unione Europea, dal 2003 al 2013 la percentuale di persone che lavorano nell’industria legata alle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria (Engineering) e Matematica) è cresciuta del 12%. Rispetto all’incremento totale dell’occupazione a livello europeo nello stesso periodo, questo valore rappresenta un tasso tre volte maggiore. Le professioni in questo settore rappresentano circa il 7% dei posti di lavoro disponibili e la domanda relativa alle competenze legate a queste materie sta aumentando sempre di più, in particolare nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT).

Purtroppo, però, in Europa la percentuale di donne che lavorano nel settore ICT  è al di sotto dell’1 per cento, mentre le donne che hanno conseguito una laurea in una delle discipline STEM è del 20 per cento. 

In Italia solo il 38% delle studentesse indirizza il proprio percorso formativo verso queste discipline, una percentuale che è superiore alla media europea, ma spesso queste studentesse al termine del loro percorso formativo finiscono per intraprendere professioni che non sono legate agli studi effettuati.

Un utile sorgente di stimoli intellettuali per cercare di migliorare questo stato di cose è costituito dai materiali scaricabili dal sito http://www.noisiamopari.it/site/it/stem-progetti-enti/ 4.

 

Matematica, ICT e Ricerca

 

Uno degli sbocchi occupazionali (anche se caratterizzato da ampie fasce di precariato) per un laureato in matematica è certamente quello della ricerca in ICT. Un utile forum di discussione e di informazione in quest'area è dato dai materiali messi a disposizione dal sito dell'ERCIM (European Research Consortium for Informatics and Mathematics).

A livello post-laurea la SMI (Scuola Matematica Interuniversitaria) offre ogni anno cosi avanzati (a Cortona e Perugia) in cui spesso Matematica  e ICT convergono nel definire le problematiche più interessanti ed avanzate di ricerca.

Infine, poichè la ricerca ha ormai una dimensione che trascende l'ambito nazionale, è utile capire le direzioni strategiche della ricerca in ICT a livello europeo. L'ultimo studio del 2016, con un orizzonte decennale, individua le seguenti aree come le più promettenti: Calcolo ad alte prestazioni, Calcolo quantistico, Analisi di dati (inclusi i “Big data”), Apprendimento automatico  (Learning), Simulazione e Modellazione di fenomeni naturali, Matematica di processi biologici (Biomatematica e Bioinformatica), Digitalizzazione di processi industriali.

Dopo l'acquisizione di  solide competenze matematiche, spesso il modo migliore per incrementare le proprie abilità in ambito ICT è quello di seguire un corso master di primo livello tra quelli offerti dalle maggiori università Italiane e straniere (vedi https://www.masterin.it) 5 6 7.

 

Opportunità di lavoro autonomo

 

L'area ICT fornisce opportunità di lavoro autonomo, spesso nella forma di aziende “start-up” che creano valore trasformando idee innovative in prodotti e servizi utili per la società. L'esempio forse più noto è quello di  Larry Page e Sergey Brin, nel 1996 studenti di dottorato presso la Stanford University che, con l’aiuto dei loro relatori Rajeev Motwani e Terry Winograd, hanno progettato e sviluppato un algoritmo di algebra lineare per stimare l'importanza di una pagina del World Wide Web per poi trasformarlo nel cuore computazionale del motore di ricerca Google.

I materiali e i video dei seminari del ciclo "PhD+: Valorizzazione della ricerca, Innovazione e Spirito imprenditoriale" (https://www.unipi.it/phd-plus) offerti dall’Università di Pisa sono un'utile introduzione per chi volesse intraprendere questa strada.

 

“Il digitale in Italia 2017”, Assinforma, http://www.rapportoassinform.it

2 MATEMATICA COMPUTAZIONALE, Le Scienze, Quaderni numero 84. 1995 di Milvio Capovani,‎ Bruno Codenotti

https://en.wikipedia.org/wiki/Computational_mathematics

4 https://www.economyup.it

5 https://ec.europa.eu/futurium/en/system/files/ged/finalreport_maths.pdf

https://it.wikipedia.org/wiki/Industria_4.0

https://www.masterin.it/masters/master-di-primo-livello/ict/