Penso di avere scelto di studiare matematica tra la terza e la quarta liceo. Durante quegli anni il mio principale interesse era lo sport, la barca a vela per essere precisi. Differentemente da quanto si possa pensare, la barca a vela non è uno sport semplice, racchiude in sé tanta matematica e fisica; non volevo solo studiare, ma soprattutto capire. Volevo essere in grado di comprendere e fare miei quei pensieri astratti della geometria, dell’algebra e dell’analisi. E fare qualcosa che fosse unico e particolare; un pensiero non troppo condiviso dai miei professori del liceo e dagli amici. Forse, più che non condiviso, non compreso.

Mi iscrissi al corso di laurea in matematica dell’università di Milano-Bicocca: 55 iscritti al primo anno, 23 al terzo. Venivamo chiamati “gli aspiranti matematici”. I primi due anni mi permisero di esplorare varie branche della matematica e di conseguire la laurea triennale in algebra crittografica. I due anni successivi, finalizzati al conseguimento della laurea specialistica, li dedicai allo studio della fisica matematica; volevo intersecare le mie grandi passioni: la vela e la matematica. Specialmente, studiai dinamica dei fluidi e statistica applicata.

Una volta conseguita la laurea specialistica entrai nel mondo del lavoro, ero curiosa di vedere come si applicassero le conoscenze teoriche acquisite durante i mie anni di studio. Feci uno stage di 6 mesi a Milano, modellizzando dati di mercato tramite alcuni dei principali software statistici e linguaggi di programmazione. In seguito venni assunta nel Graduate Program di Vodafone e mi dedicai all’Online utilizzando tecniche di ottimizzazione di contenuti e ranking. Ancora matematica! Durante i 4 anni in Vodafone ho ricoperto anche posizioni più vicine al business che mi hanno permesso di capire che il mio percorso di studi non era ancora finito.

Per quanto fossi ferrata con i numeri, mi mancava un'adeguata conoscenza dei meccanismi dei mercati finanziari, le conoscenze di business, di operations e supply chains, e decisi quindi di lasciare Vodafone e trasferirmi in Cina, a Shanghai, per conseguire un Master of Business Administration (MBA), concluso a Londra con una specializzazione in modelli matematici per rispondere a esigenze di business. Questa esperienza Londinese mi ha portato poi a venire assunta nel settore commerciale di un'azienda indiana, restando di base a Londra ma dovendo spesso recarmi in India. Per più di un anno ho ricoperto il ruolo di Account Executive per una delle più grandi compagnie di telecomunicazioni.

Il mio training nel puro business e nel mondo delle vendite era finito, avevo compreso le pressioni e le difficoltà di questo ruolo e avevo imparato a gestire interlocutori di alto livello.

Un paio di anni fa sono tornata in Italia assunta in Microsoft Corporation, con un ruolo per l'Europa, il Medio Oriente e l'Africa (EMEA) in stretta collaborazione con un team di Redmond, Washington, Stati Uniti, sede di Microsoft. Curo gli interessi di Microsoft in cinque nazioni europee e viaggio moltissimo. Mi occupo di Advanced Analytics: presento soluzioni tecnologiche e architetturali per analisi di dati. In pratica, incontro alcuni dei più importanti clienti di Microsoft e spiego come la matematica può aiutarli a ottenere migliori performance commerciali. Spiegare la matematica in maniera semplice e convincere della sua enorme utilità è una delle parti più difficili e allo stesso tempo più gratificanti del mio lavoro.

Mi capita ancora di programmare al computer, ma soprattutto cerco di trovare una soluzione tecnica per ogni esigenza di business. Tutt’ora trascorro la maggior parte del tempo studiando! E sì, lo studio non finisce mai: in questi due anni ho preso due certificazioni, una sull’analisi e le architetture Big Data e l’altra come Professional Degree in Data Science. Forse non ci crederete ma il mio sogno nel cassetto resta quello di conseguire un Dottorato di Ricerca in Matematica!

Praticamente ogni giorno mi trovo ad affrontare problemi complessi, come l’analisi delle immagini tramite tecniche di deep learning, leggo articoli di ricerca sui neural networks e studio nuovi ambiti di applicazione. Tutto questo per essere sempre preparata e proporre la migliore soluzione. Questo tipo di mondo, quello della tecnologia, dell’open source e dei grandi fornitori, è un mondo iper-dinamico, dove menti orientate alla risoluzione di problemi, che non si spaventano davanti a molte complessità e con tanta voglia di studiare e apprendere, vengono appagate.

La laurea in matematica è il mio biglietto da visita. Non solo per le conoscenze che mi ha dato ma anche per il modo di pensare, per quella che io definisco essere una delle doti più apprezzate: l’essere camaleontica, saper spiegare un concetto complesso a diversi interlocutori ed enfatizzando cosa sia importante per loro.

Sono orgogliosa di essere una matematica e quando mi capita di parlare con i ragazzi del liceo, consiglio questo percorso, non solo perché ci credo ma perché è ora che si rompa lo stereotipo del matematico!