Dario Corona

Trovare il peso di un mattone, trovare l’età del capitano, studiare l’incertezza finanziaria, risparmiare plastica, progettare un esoscheletro, aprire un’azienda, aiutare le persone sorde, rappresentare l’Italia al Global Teacher Prize di Dubai, studiare con gli ingegneri, insegnare programmazione, e ancora altro.

Queste sono le esperienze che ho avuto la fortuna e l’immenso piacere di vivere in questi anni grazie alla mia passione per la Matematica.

 

Ma andiamo con ordine.

 

Grazie ai miei genitori, da sempre ho una grande voglia di risolvere i problemi, capirne le difficoltà, cercare le analogie tra loro.

Alle scuole medie partecipavo con successo ai giochi Matematici, dove i problemi richiedevano logica e intuito. Una volta chiesero di trovare l’età di un capitano, avendo a disposizione dei dati su delle scimmie, la grandezza di una nave, il numero di banane, la lunghezza di una corda, l’altezza di un albero: una confusione pazzesca! Ma la soluzione non richiedeva mai più di tre operazioni: stupendo!

Trovare soluzioni semplici ed eleganti ai problemi più complessi: questa è la Matematica!!!

Scordatevi tutti i calcoli e i lunghissimi esercizi della scuola: quelli sono gli ingredienti base, sicuramente necessari, ma che da soli non portano a nulla. Quando vado al supermercato e compro la farina, i pomodori e la mozzarella non sono certo un cuoco: la cuoca è mamma che con questi ingredienti e prepara una bella pizza margherita!

 

Mi sono inscritto al corso di Matematica di Unicam, Università di Camerino, dove ho incontrato professori veramente preparati e dove ho scoperto pian piano le grandi possibilità della Matematica.

Nella mia tesi triennale ho studiato l’incertezza nei dati finanziari, quelle linee tutte confuse che vediamo sugli schermi degli operatori quando al tg si parla di borsa e mercati azionari. Anche in quelle linee, che non si sa mai da che parte possano andare, la matematica riesce a mettere ordine e a stabilire con precisione quanto sia rischioso comprare un titolo.

 

Subito dopo la laurea ho lavorato nel reparto logistica della Colussi Spa: quanti soldi si spendono per impacchettare quello che mangiamo! Per le aziende è importante risparmiare su tutta quella plastica e comprarne la giusta quantità, prevedendo con grande precisione le vendite. Così ho capito che in azienda è il risultato che conta, non importa quali strumenti si utilizzino per risolvere i problemi: ma molto spesso sono il rigore e gli strumenti matematici che ottengono i migliori risultati!

 

Ho continuato i miei studi, e durante la laurea specialistica ho fatto parte di un gruppo di ricerca guidato dalla EOS Spa, che sviluppava un esoscheletro per disabili: grazie a questa “armatura”, le persone che sono sulla sedia a rotelle possono tornare in piedi e camminare! Un progetto che sembra fantascienza, ma che grazie all’unione dell’ingegneria, dell’informatica, della medicina e della matematica sta diventando realtà!

 

Un altro colpo di fortuna e l’inizio di un grande progetto: LiMiX Srl.

Insieme a Francesco Pezzuoli, mio amico e collega informatico, e grazie al prezioso supporto di Unicam, di alcuni professori e di due aziende italiane, abbiamo fondato la Limix srl, un’azienda il cui scopo attuale è lo sviluppo di Talking Hands, un guanto capace di tradurre la lingua dei segni in voce!

Con questo dispositivo, le persone sorde potranno avere una comunicazione più immediata e naturale con tutti. Per lo sviluppo di Talking Hands sono state necessarie competenze trasversali nei campi più disparati, non ultimo la matematica, che ha permesso di semplificare e ottenere un buon algoritmo per la traduzione.

 

Francesco Pezzuoli (a sinistra) e Dario Corona al Global Teacher Prize, Dubai, 2017

Francesco Pezzuoli (a sinistra) e Dario Corona al Global Teacher Prize, Dubai, 2017

 

Talking Hands ha suscitato molta attenzione, tanto da essere invitati dal Miur come esempio di interazione tra mondo educativo e mondo produttivo al Global Education & Skill Forum a Dubai. È stata una grande emozione presentare Talking Hands ad una ampia platea internazionale formata da capi di stato, ministri, rappresentanti di aziende leader a livello mondiale.

E ora lavoriamo duramente per completare i primi prodotti per la fine del 2017.

 

Ma non ho smesso di studiare.

Sono un dottorando in Matematica e Applicazioni, e il mio campo di ricerca è teoria dei sistemi e controlli: tipici esempi di applicazione sono il cruise control delle nuove auto e il pilota automatico degli aerei.

Nonostante il campo sia prettamente ingegneristico e ho qualche carenza rispetto ai miei colleghi, posso compensare grazie alle maggiori conoscenze matematiche, grazie alle quali riesco ad astrarre più facilmente i concetti chiave e riutilizzarli in ambiti diversi. Ma ho scoperto che anche una visione più pratica e vicina alla realtà, tipica di chi ha studiato ingegneria e fisica, è molto utile per arrivare alla soluzione.

 

Durante il mio dottorato, ho tenuto lezioni di informatica e di analisi ai giovani studenti dell’Università. Essere davanti ad una classe di trenta ragazzi da insieme una responsabilità e una carica pazzesche! Sai che quello che stai spiegando entrerà nelle loro menti e nel loro essere, ogni cosa che dici potrà aiutarli quando saranno scienziati, direttori di aziende, professori, imprenditori, impiegati, politici, editori, meteorologi, genitori.

Non sono ammessi errori, e tutto quello che credi importante lo devi trasmettere con tutta la passione che hai, altrimenti non funziona!

 

Ho deciso di studiare Matematica per un solo semplice motivo: pura passione.

Solo quando ho cominciato ad applicare le mie competenze e conoscenze ho veramente capito quanto la Matematica sia necessaria in tantissimi settori lavorativi.

Ma probabilmente tutto è cominciato con una domanda di mio padre: se un mattone pesa un chilo più mezzo mattone, quanto pesa il mattone?