Franco Leoni

In questi dieci anni passati dal mio racconto del 2007 sono avvenuti molti cambiamenti.
Un paio d’anni dopo entrambe le mie società sono state colpite sotto diversi aspetti dalla crisi economica e non solo.
Polonord Adeste Srl ha visto la fine del ciclo di vita dei supporti ottici (cd/dvd) che sono stati sostituiti da storage su cloud….non da un prodotto  eventualmente  realizzabile con una transizione industriale dal precedente  modello, con linee di produzione, di stampa e di confezionamento!

Tutte le aziende del settore, italiane ed estere, sono passate attraverso fallimenti, liquidazioni e ristrutturazioni. La nostra scelta è stata quella di cercare nuove strade che avessero un’attinenza relativamente al nostro vasto parco clienti. L’azienda si è quindi progressivamente trasformata in un’attività di produzione di materiale promozionale che oggi costituisce il nuovo core business (adesteflash.it)

Bets Srl, la mia azienda che si occupava prevalentemente di conversione al mercato europeo di macchine movimento terra giapponesi   di seconda mano, ha vissuto la pesante crisi del settore edile che ha visto allo stesso modo causare la scomparsa di grandi realtà italiane ed estere ed il ridimensionamento di molte altre. Anche qui abbiamo cercato nuove strade correlate alle esigenze della nostra clientela ugualmente vasta, la società oggi produce parti di ricambio per macchine edili ed attrezzature per l’agricoltura hobbistica (toyama.it, grintoso.it).

Nel 2010 ho poi creato un’azienda che si occupa di produzione di energia da fonti rinnovabili, attualmente gestisce una centrale a energia solare da 1mwh a Forlì (leonienergy.it).

Dieci anni fa non avrei immaginato di dover ricostruire quasi completamente le mie società, e per quanto possano apparire società che operano in settori tradizionali, la transizione è stata un’esperienza decisamente formativa passata attraverso hackaton con ragazzini a Londra e in giro per l’Europa, mercati cinesi di Shenzhen e ostelli di globetrotter di Hong Kong, visite ufficiali e non alle sedi dei nuovi grandi colossi odierni in Silicon Valley e a Dublino, frequentazione di circoli di startuppari e di investitori reali e fittizi, corsi di formazione in streaming notturne gestite da ragazzi di Orlando di venticinque anni che portano avanti le frontiere del marketing… per affrontare i prossimi dieci anni in questo mondo che cambia così velocemente e dove c’è così tanto da fare. 

Credo di aver sempre saputo che avrei studiato matematica, anche se non riesco a ricordare quando e perché ho preso la mia decisione. Ricordo invece che già durante le scuole superiori avevo dimostrato una predisposizione per l'imprenditoria, avviando alcune iniziative "proto-imprenditoriali" come la vendita di software o l'organizzazione di lezioni private.

Terminati con lode nel 1996 i miei studi universitari in matematica con indirizzo generale, avevo come strada principale di sbocco la ricerca, e ricordo che uno dei miei propositi principali era di mettermi alla prova e cercare di realizzare le mie aspirazioni.

Quegli anni passati con divertimento a studiare concatenamenti logici mi avevano  insegnato un modo di affrontare i problemi molto diverso dalla dialettica. Nel 1997 ho   frequentato un Master in Business Admninistration. Ho poi lavorato per due anni per una azienda industriale bolognese come responsabile marketing per i mercati esteri. Quegli anni sono serviti per capire le dinamiche di una grande azienda industriale vivendole da vicino. Allora i miei contatti con studenti dei dipartimenti di matematica e la nascente necessità delle aziende italiane di dotarsi di strumenti basati su Internet per la gestione degli affari, mi permisero di fondare una azienda innovativa, la Polonord Adeste, praticamente senza cospicui investimenti iniziali, e di  abbandonare il lavoro dipendente. 

L'azienda ha iniziato con la progettazione di contenuti, ma nel tempo ha progressivamente spostato i suoi principali obiettivi alla produzione di supporti ottici quali CD/DVD e affini, e anche alle applicazioni software ad essi legate. Ad esempio, la mia azienda produce piattaforme di sviluppo multimediale (authoring), programmi di protezione contro la pirateria informatica; si occupa di produzione di macchinari per la lavorazione di supporti ottici e della commercializzazione di materie prime per tali settori. Recentemente stiamo affrontando il lancio degli stessi servizi in ambiente flash memory. Diverse persone seguono i diversi progetti; i dipendenti diretti sono 15 e i soci 2 (tra cui io). Ci avvaliamo inoltre di terzisti e collaboratori esterni 

Negli stessi anni avevo inoltre iniziato un’altra attività imprenditoriale che, sempre sfruttando i benefici dei nuovi strumenti a disposizione, è poi anch’essa cresciuta nel tempo. In questi 7 anni queste due mie aziende, che oggi impiegano 15 persone ciascuna, hanno cambiato pelle più di una volta e continuano a cambiarla. Lanciamo nuovi progetti, ne abbandoniamo alcuni e cerchiamo sempre di coniugare innovazione, creatività ed etica alle esigenze dei nostri clienti attuali e potenziali.

Per ora posso dire di essere riuscito a realizzare i miei sogni solo in minima parte, e sono consapevole che tutto ciò che si crea può essere spazzato dal vento in un soffio, però continuo a crederci e a impegnarmi per raggiungere i miei obiettivi. Di solito quando parlo con studenti universitari o di MBA che mi chiedono come sono nate le mie aziende, rispondo: "semplicemente seguendo un’opportunità, una delle tante che capitano nella vita". Oggi molto più che in passato la matematica è uno strumento di creazione di valore, e se ne vedono esempi in tutti i campi: dai sistemi di crittografia basati sui numeri primi ai grandi imperi come Google fondati su algoritmi complessi, fino alle tantissime piccole aziende come le mie, dirette da chi sogna in grande e intanto affronta ogni giorno i problemi e le opportunità che si offrono.