La matematica è sempre stata la mia materia preferita. Forse sono stati i miei insegnanti di matematica e la loro passione nell'insegnarla a farmela amare, ma sta di fatto che non mi perdevo una lezione a scuola, facevo gli esercizi assegnati per casa come ultima cosa perchè mi rilassavano e alla fine mi sono laureata con lode alla laurea di primo livello e alla specialistica.

Tutto doveva portarmi verso quella che era la professione adatta a me, l'insegnante...ma la mia voglia di lavorare subito, di vedere il frutto dei miei studi e di mettermi in gioco, mi ha spinta ad accettare la prima proposta di lavoro presso la società di consulenza informatica Reply, a Roma, con un contratto da stagista di 6 mesi, e un mese prima della laurea ero pronta alla prima trasferta della mia vita!

All'inizio non è stato semplice, tutto era nuovo, ero sola in una grande città, ma sono bastati pochi giorni ed ero padrona del mio ruolo, tester software delle offerte di una nota compagnia telefonica verso i clienti Corporate (cellulari e reti fisse aziendali).

Ho scoperto così che le nostre telefonate, sms e traffico internet sono tracciate tutte in file esadecimali e memorizzate in database con tabelle da milioni di record.

Dopo 6 mesi di stage a Roma, durante i quali i miei genitori mi aiutavano anche a pagare l'affitto con quel poco che guadagnavo, mi proposero un contratto di apprendistato di 30 mesi, che accettai con piacere.

Per amore però cominciai a cercare lavoro vicino a casa, tra Napoli e Salerno e fu così che fui assunta in Ericsson nella sede di Pagani. Ricordo che il colloquio non andò benissimo, era composto da diverse prove di gruppo e singole, ma non ero in un buon periodo personale e all'ultimo confronto il selezionatore mi disse: "Oggi ho avuto davanti una Ferrari che andava come una 500..., cosa è successo?".

Ed io lì, come una stupida cominciai anche a piangere! Dopo raccomandazioni e supporti morali vari andai via convinta che non mi avrebbero mai presa e invece dopo un mese tornai a casa!

Il contratto a progetto che mi offrirono durò un anno e durante quell'anno in Ericsson divenni un'esperta dei file di traffico telefonico, riuscivo a leggere senza problemi dati in esadecimale e mi piaceva molto quel lavoro, soprattutto perchè mi permetteva di fare ancora matematica...

Dopo il lavoro, infatti, tornavo a casa e davo ripetizioni a ragazzi di scuole superiori e i loro progressi erano la mia soddisfazione più grande, soprattutto quando uno di loro venne da me e mi disse: "Ma la matematica è bellissima... ho capito come si studia, non vengo più!". Per me era stato un successo.

Sfortunatamente allo scadere del contratto la società non attraversava un buon momento e così fui licenziata.

Per non essere mai stata "a spasso" in tutta la mia vita, presi davvero male quel periodo e in due mesi non so quanti colloqui sostenni tra Napoli e Roma.

Alla fine Ericsson mi richiamò ma io avevo già l'offerta di Accenture in mano e così dopo qualche settimana mi licenziai ed iniziai la mia avventura nella mia attuale società a Napoli.

Sono quasi 10 anni ormai che lavoro in Accenture e da circa 7 anni lavoro per progetti di Mediolanum.

Sono entrata come una tester alle prime esperienze ma adesso, da qualche anno, coordino un gruppo di persone, gestisco i rilasci del software al cliente e curo gli avanzamenti delle attività, da fornire ogni giorno ai miei supervisori.

Il progetto per cui lavoro è molto interessante, è il sistema che usa la compagnia per l'emissione delle polizze vita, con tutte le operazioni possibili sulla polizza (riscatti, versamenti, prestiti, sinistri, ecc).

Si tratta di polizze di investimento quindi mi ritrovo ogni giorno a giocare con numeri, valori quota dei fondi di investimento, formule varie e calcoli incredibili.

A volte mi dico che la laurea in matematica poteva anche non servirmi, ma poi noto la velocità di pensiero e di logica che ho rispetto a chi ha seguito percorsi di studio diversi e allora sorrido e penso che anche se non sono un'insegnante di scuola come avrei desiderato, alla fine qui ogni giorno insegno ai ragazzi nuovi che arrivano le logiche da applicare e i concetti funzionali necessari e sono felice di essere entrata in quel mondo misterioso che mi ha affascinato per anni e ci riesce ancora.