I mercati finanziari sono caratterizzati dalla presenza di incertezza, il che comporta rischi anche elevati nelle operazioni finanziarie. In tempi relativamente recenti sono stati introdotti degli strumenti finanziari atti a contenere tali rischi, in particolare i cosiddetti titoli derivati, che sono a volte stati usati anche scorrettamente suscitando non pochi interrogativi in occasione di diverse crisi finanziarie, in ultima la ''grande crisi'' del 2007-2011. Per affrontare le problematiche collegate a questi strumenti (prezzaggio, copertura del rischio, ecc.) sono richiesti metodi matematici, in particolare probabilistici, anche avanzati. Questo ha da un lato portato ad una rivalutazione della matematica nel mondo finanziario, dall’altro ha suscitato l’interesse dei matematici verso i problemi della finanza moderna con conseguente mutuo beneficio. Inoltre, questa situazione ha anche condotto a nuovi sbocchi professionali per i matematici, al punto che in tempi recenti l’ambito finanziario è diventato uno dei maggiori sbocchi per i matematici.
Dall'anno 2007 della prima edizione ad oggi sono intervenuti vari cambiamenti anche notevoli. Quello più incisivo è legato alla grande crisi o anche “subprime crisis” che ha trascinato al fallimento varie (anche grosse) istituzioni finanziarie. C'è poi stato anche l'avvento di nuovi settori tematici e l'avanzamento della tecnologia.
a cura di Wolfgang Runggaldier Professore Emerito dell’Università di Padova, con la collaborazione di Tiziano Vargiolu Professore Associato di Probabilità e Statistica Matematica presso l’Università di Padova.